Così leggera con i capelli al vento Nella sera di fine novecento Lei se ne va da sola incontro al mare E va così sospesa ad una vela Il suo silenzio è punto colorato Di leggerezza e di velocità E l’onda poi verrà E sarà un gioco superarla E basta un poco Solo un salto e poi trovarsi di là E solo il vento la può far volare Ma è lei che sceglie dove vuole andare Perché una vela non è una bandiera E va così nella sua scia d’argento Col suo stile fine novecento Controcorrente che felicità Col suo futuro racchiuso in una mano Mi sfiora appena e se ne va lontano Lei misteriosa come una sirena E va così sospesa a quella vela Il suo profilo divide il vento e il mare Nell’equilibrio lento che le fa danzare E l’onda poi verrà E quel che conta è superarla E non lasciarsi trasportare E questo lei lo sa (Lei col suo sorriso fine novecento fine novecento "fine"!) (*) E va così da sola incontro al mare E se è tempesta la potrà salvare Soltanto il suo sorriso e la sua leggerezza E gli imbecilli di ogni sicurezza Ed i profeti di ogni rivoluzione Chissà se capiranno la lezione Così nel novecento del rumore L’invenzione più elegante È quel windsurf che va Senza motore Così nella follia del novecento La sua ultima bandiera È una bandiera Con un buco al centro (*) "fine": da leggere ed interpretare in inglese fine=bello