Oh signori voi mi vedete asciugare le posate rifare i letti, e mi date tre spiccioli di mancia e guardate i miei stracci e questo albergo tanto povero e me, ma ignorate chi son io davvero, ma ignorate chi son io davvero. Ma una sera al porto grideranno e ci si domanderà: "cosa diavolo mai c'è?!" Mi vedran che servo il vino sorridendo, si dirà "da ridere che c'è?!" Tutta vele e cannoni una nave pirata al molo starà. M'han detto "asciuga i bicchieri ragazza" e m'han dato di mancia un cent, mi son presa il soldino e sono andata a rifare un letto che nessuno domani disferà, chi son io non c'è nessuno che lo sa, chi son io non c'è nessuno che lo sa. Ma ecco gran rumore laggiù al porto e ci si domanderà "che succede mai laggiù?!" mi vedranno apparire alla finestra, si dirà "qualcosa certo c'è!" Tutta vele e cannoni la nave pirata raderà la città. Oh, signori quando vedrete crollare la città vi farete smorti, questo albergo starà in piedi in mezzo a un mucchio di sporche rovine e di macerie e ci si chiederà il perché, il perché di questo strano caso, il perché di questo strano caso. Poi s'udranno grida vicino a noi e ci si domanderà "come mai non sparan qui?!" verso l'alba mi vedranno uscire in strada, si dirà "chi è dunque quella lì?!" Tutta vele e cannoni il vascello pirata la bandiera isserà. E più tardi cento uomini armati verranno avanti e tenderanno agguati, faranno prigionieri tutti quanti, li porteranno legati davanti a me, mi diranno "chi dobbiamo far fuori?!" mi diranno "chi dobbiamo far fuori?!" E il cannone allora tacerà e ci si domanderà "chi dovrà morire?!" ed allora mi udranno dire "Tutti" e ad ogni testa mozza io farò "Oplà!" Tutta vele e cannoni la mia nave pirata lascerà la città.