(Battisti-Mogol) Il carretto passava e quell’uomo gridava “gelati” al ventuno del mese i nostri soldi erano già finiti. Io pensavo a mia madre e rivedevo i suoi vestiti il più bello era nero coi fiori non ancora appassiti. All’uscita di scuola i ragazzi vendevano i libri io restavo a guardarli cercando il coraggio per imitarli poi sconfitto tornavo a giocar con la mente e i suoi tarli e la sera al telefono tu mi chiedevi perché’ non parli Mm Mm... Mm Mm... Che anno è che giorno è questo è il tempo di vivere con te le mie mani come vedi non tremano più e ho nell’anima in fondo all’anima cieli immensi e immenso amore e poi ancora ancora amore amor per te fiumi azzurri e colline e praterie dove corrono dolcissime le mie malinconie l’universo trova spazio dentro me ma il coraggio di vivere, quello ancora non c’è. I giardini di marzo si vestono di nuovi colori e le giovani donne in quel mese vivono nuovi amori camminavi al mio fianco e ad un tratto dicesti: “tu muori se mi aiuti son certa che io ne verrò fuori” ma non una parola chiarì i miei pensieri continuai a camminare lasciandoti attrice di ieri. Mm... Mm... Mm Mm... Che anno è che giorno è questo è il tempo di vivere con te le mie mani come vedi non tremano più e ho nell’anima in fondo all’anima cieli immensi e immenso amore e poi ancora ancora amore amor per te fiumi azzurri e colline e praterie dove corrono dolcissime le mie malinconie l’universo trova spazio dentro me ma il coraggio di vivere, quello ancora non c’è...