Sono i tuoi occhi di cera E le tue mani importanti Sono i cortili ormai vuoti la sera E quei suoni dispersi tra i tanti Sono le strade di notte In cui ci si annega la vita In cui si cammina tra sogni e mignotte Placando una vecchia ferita Sono le cose che hai detto in silenzio Le cose che ancora non sai come dire Le tracce lasciate su un vetro bagnato In un giorno di poggia d'aprile Sono le ore scandite Da scosse e da brividi al cuore Sono le voci dal vento rapite E le stelle che non sai contare Sono i rumori del mare Che cambia e non cambia e per sempre si muove Come il continuo aspettare Che resti o non resti Che possa cambiare