(Mogol - Battisti) Il carretto passava e quell'uomo gridava gelati Al 21 del mese i nostri soldi erano già finiti Io pensavo a mia madre e rivedevo i suoi vestiti Il più bello era nero coi fiori non ancora appassiti All'uscita di scuola i ragazzi vendevano i libri Io restavo a guardarli cercando il coraggio per imitarli Poi sconfitto tornavo a giocar con la mente i suoi tarli E alla sera al telefono tu mi chiedevi perché non parli Che anno è che giorno è Questo è il tempo di vivere con te Le mie mani come vedi non tremano più E ho nell'anima In fondo all'anima cieli immensi E immenso amore E poi ancora ancora amore amor per te Fiumi azzurri e colline e praterie Dove corrono dolcissime le mie malinconie L'universo trova spazio dentro me Ma il coraggio di vivere quello ancora non c'è I giardini di marzo si vestono di nuovi colori E le giovani donne in quei mesi vivono nuovi amori Camminavi al mio fianco e ad un tratto dicesti "tu muori Se mi aiuti son certa che io ne verrò fuori" Ma non una parola chiarì i miei pensieri Continuai a camminare lasciandoti attrice di ieri Che anno è che giorno è Questo è il tempo di vivere con te Le mie mani come vedi non tremano più E ho nell'anima In fondo all'anima cieli immensi E immenso amore E poi ancora ancora amore amor per te Fiumi azzurri e colline e praterie Dove corrono dolcissime le mie malinconie L'universo trova spazio dentro me Ma il coraggio di vivere quello ancora non c'è (Grazie a pinuccia e stefano per questo testo)